Il ministro dell'Interno, Marco Minniti, l'ha detto chiaramente: per conoscere i risultati delle elezioni bisognerà avere "pazienza". Quanta? Difficile determinare l'ora x e non solo per un fattore che c'è sempre stato nelle passate tornate elettorali, cioè le contestazioni dei voti assegnati e quindi velocità diverse di spoglio nei seggi. A dilatare i tempi, questa volta, sarà anche la nuova legge elettorale, il Rosatellum, che implica un meccanismo di scrutinio complesso. Ecco perché in ambienti del Viminale l'idea che circola è quella di uno spoglio molto lungo: lunedì sera-notte è l'orizzonte temporale in cui collocare, con più probabilità, l'esito del voto.

 

Le 61.552 sezioni dislocate in tutta Italia chiuderanno domenica alle 23 e subito dopo inizieranno le operazioni di scrutinio. La prima fase consisterà nella verifica, da parte dei presidenti di seggio, del numero delle schede, con la conseguente comunicazione del dato complessivo dei votanti. Immediatamente dopo si procederà allo scrutinio del voto del Senato (scheda gialla), poi si proseguirà con quello della Camera dei Deputati (scheda rosa).

I dati affluiranno direttamente dai seggi ai Comuni, alle Prefetture e al ministero dell'Interno che fornisce esclusivamente un dato ufficioso. La verifica dei verbali e la proclamazione degli eletti, infatti, è di competenza delle Corti d'Appello.

La complessità del meccanismo prevede un riparto nazionale che tiene conto della cifra che ciascuna lista elettorale ottiene su tutti i territori per definire le percentuali necessarie al riparto dei seggi.

I voti delle liste in coalizione che a livello nazionale non avranno ottenuto almeno il 3%, ma più dell'1%, concorrono alla cifra elettorale nazionale di ciascuna coalizione. "Questa operazione - spiega il Viminale - presuppone, pertanto, la necessità che tutte le oltre 61.000 sezioni abbiano concluso le operazioni e abbiano inviato i dati. La mancanza, anche di una o più sezioni, che (per i motivi più vari) non abbia concluso e trasmesso i risultati, non rende possibile la determinazione della cifra nazionale e, quindi, il conseguente riparto".

Meno complessa e prevedibilmente più rapida è l'individuazione dei candidati eletti nei collegi uninominali, per i quali non è necessario attendere la cifra nazionale, ma solo la chiusura del collegio uninominale. Individuata la cifra nazionale di ciascuna lista o coalizione e la percentuale spettante alle singole circoscrizioni, il Viminale indicherà i seggi delle liste nei collegi plurinominali, nonché i candidati che risulteranno ufficiosamente eletti in uno o più collegi plurinominali. Alla proclamazione degli eletti provvederanno, sulla base dei verbali di sezione, gli Uffici delle Corti d'Appello.

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dall'articolo di  Giuseppe Colomboper huffingtonpost.it  

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