Per cinque anni, dal 2011 al 2015, il consorzio per il supercalcolo partecipato da 70 università e controllato dal Miur ha contabilizzato i contributi ministeriali come patrimonio netto sottraendoli alle “sopravvenienze attive” da imputare ai fini delle imposte su redditi e attività produttive. Il Fisco offre la possibilità di un accertamento con adesione che riduce a 25 milioni il debito, il consorzio rifiuta. Silenzio e imbarazzo nell’ente, il presidente Corazza: “Nulla da dichiarare”. 

 

Evasione di Iva, Ires e Irap, omessa fatturazione, imposte sugli acquisti detratte indebitamente Contestati al centro partecipato dagli atenei mancati versamenti dal 2011 al 2015. Sotto il naso dei rettori

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dall'articolo  di Thomas Mackinson  per ilfattoquotidiano.it 

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