In vendita ci sono quattro formule che variano per costo e giorni di utilizzo: possono essere validi tutta la settimana e tutte le ore, o limitati ai giorni feriali e alla fascia oraria 9-17. La rabbia sulla Torino-Milano: "Passiamo da 340 euro a 459 euro per l'orario libero dal lunedì alla domenica".

 

Trenitalia lancia i nuovi abbonamenti per l'alta velocità, e cambia tutto. In vendita da oggi ci sono 4 tipi diversi di tagliandi, che si differenziano per costo e giorni di utilizzo. Ma i nuovi prezzi hanno subito fatto infuriare i pendolari che parlano di una "pesante stangata con abbonamenti in media più cari del 35%". Da febbraio, infatti, i pendolari dei Frecciarossa dovranno scegliere se utilizzare un abbonamento completo, per tutta la settimana e valido a tutte le ore o limitato per le corse nella fascia 9-17 (e quindi fuori dall'orario di punta, per i pendolari). O ancora solo dal lunedì al venerdì in entrambe le modalità (valido sempre o limitato).

Se però per Trenitalia il prezzo dell'abbonamento mensile sarà "ammortizzato in una settimana essendo equivalente a 8, al massimo 14, biglietti di corsa semplice al prezzo base" non sono d'accordo i viaggiatori veloci della Torino-Milano. "Definirla una stangata è un complimento - dice Leonardo Pellegrini del Comitato pendolari Av To-Mi - sono prezzi insostenibili per un gran numero di abbonati". Da Torino a Milano, ad esempio, fino ad oggi l'abbonamento mensile costava 340 euro. Con le nuove fasce quello totale con orario libero dal lunedì alla domenica costerà 459 euro mentre dal lunedì al venerdì 408 euro. L'abbonamento a fascia oraria 9-17 per 7 giorni costa invece 323 euro mentre fino al venerdì 289. "Un rincaro del 35% - dicono i pendolari - dopo che già a giugno 2015 i prezzi della Torino-Milano erano passati da 295 a 340 euro".

Prezzi aumentati della stessa percentuale anche sulle altre linee. Sulla Milano-Bologna ad esempio un abbonamento completo a orario libero in classe standard costava 417 euro mentre da oggi costa 563 euro per tutta la settimana e 500 euro dal lunedì al venerdì. Da Bologna a Firenze invece si è passati da 224 euro a 302 euro (+34,8%) per tutta la settimana e 269 dal lunedì al venerdì e sulla Roma-Napoli da 356 a 481 euro fino alla domenica e 427 euro fino al venerdì. E così anche sulla Napoli-Salerno(da 170 euro a 230 lun-dom e 204 lun-ven), Venezia-Verona(220 prima, ora 297 lun-dom e 264 lun-ven), Venezia-Milano (355 prima, ora 479 lun-dom e 426 lun-ven) e Verona-Milano (da 225 a 304 lun-dom e 270 lun-ven).

La battaglia sugli abbonamenti dell'alta velocità va ormai avanti da tempo. Nel 2016 più volte era stata paventata l'idea da parte di Trenitalia di eliminare gli abbonamenti, come già fatto da Ntv con Italo. Poi il cambio di strategia: "Abbiamo mantenuto quanto avevamo anticipato in tutte le sedi confermando gli abbonamenti - ha detto l'ad Barbara Morgante - li abbiamo però differenziati in quattro tipologie anche per venire incontro alle diverse esigenze di quanti li utilizzano e degli altri clienti non abbonati". A difesa dei diritti dei pendolari è nato anche il Comitato nazionale pendolari alta velocità che si è battuto soprattutto contro l'introduzione della prenotazione obbligatoria presentando ricorso al Tar seguito da un ricordo straordinario di Trenitalia al presidente della Repubblica. In attesa della decisione la prenotazione obbligatoria resta valida e da inizio gennaio, per i pendolari che non si prenotano, è scattata la multa di 10 euro a bordo treno.

di   per repubblica.it 

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