Giacinto della Cananea, docente all'università di Tor Vergata, metterà a confronto i venti punti programmatici del Movimento con le posizioni di dem e Carroccio. Poco più di due settimane di tempo per analizzare i programmi di M5S, Pd e Lega e, alla fine, dare una valutazione definitiva: con quale forza politica ci sono più margini per un accordo? E con quali punti programmatici?

Luigi Di Maio ha conferito un incarico, ufficiale ma ovviamente senza alcuna valenza istituzionale in senso lato, al professor Giacinto della Cananea, docente di Diritto amministrativo all'università Tor Vergata di Roma; sarà lui a coordinare un "comitato scientifico" composto da esperti - i nomi verranno ufficializzati nei prossimi giorni - che appunto prenderà in esame punti di contatto (ma pure le distanze inconciliabili) tra i Cinque Stelle e le altre due forze politiche con le quali un accordo è, o sarebbe, possibile.

"La nostra idea non è che si governa con il primo che ci sta e siamo consapevoli delle differenze tra Lega e Pd - è il ragionamento di Di Maio - Ma si governa con la forza politica con la quale, in seguito al confronto, ci sarà la maggiore convergenza sui temi da mettere al centro". La base di partenza sono i 20 punti programmatici enunciati, in maniera molto generica, dal M5S in campagna elettorale. Ed è curioso vedere come dieci proposte siano in realtà ben compatibili con temi cari al centrosinistra ("smart nation", sanità pubblica, lotta alla mafia, giustizia, green economy, tra gli altri) e altre dieci con il Carroccio (vedi abbassamento delle tasse, creazione di una banca pubblica, superamento della Fornero e della Buona scuola, aiuti alle famiglie).

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