Il cardinale Reinhard Marx è contrario all'affissione dei crocifissi sui muri degli uffici pubblici in Baviera. La Csu e AFD sono invece favorevoli. Ecco il dibattito che sta animando la Germania. La decisione del neogovernatore bavarese, secondo l'interpretazione del porporato, sarebbe destinata a creare situazioni di "divisione", "agitazione" e "conflitto". Appare abbastanza inusuale che a dichiararsi contrario a un provvedimento del genere sia un uomo di Chiesa, ma il porporato tedesco ha abituato i fedeli a prese di posizione fuori dall'ordinario. Come quella, che sta facendo discutere in questi giorni, sull'accesso alla comunione per quei coniugi protestanti che hanno sposato persone di confessione cattolica.

 

La Santa Sede ha convocato un vertice per discuterne, ma gli strascichi della diatriba dottrinale cominciano a farsi sentire. Dalla parte dei contrari, del resto, ci sono il cardinale Walter Brandmueller, il cardinale Rainer Woelki e una parte dell'episcopato tedesco. Tredici vescovi hanno votato "contro" la "svolta dottrinale" all'interno della Conferenza episcopale teutonica. Sei di questi più il secondo porporato citato hanno inviato alla Congregazione per la Dottrina della Fede una missiva con il fine di chiedere se la Chiesa tedesca stesse provando a disporre di una materia per cui sarebbe competente solo il Vaticano. Sandro Magister, sul suo blog de L'Espressoha parlato di "nuovi dubia". Ma l'intercomunione non bastava a Marx: l'arcivescovo di Monaco e Frisinga avrebbe aperto a una "soluzione" liturgica utile a benedire le coppie omosessuali.

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dall'articolo di   per ilgiornale.it 

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