Terminato il colloquio tra i due leader. Di Maio: «Nodi sul contratti sciolti, entro i prossimi giorni il nome del premier ». Salvini su Twitter: «Dormo poco ma ce la metto tutta». «Sono stati sciolti tutti i nodi» sul contratto e «nei prossimi giorni scioglieremo quello sul premier». Al termine dell'incontro, iniziato alle 10 di giovedì tra il leader della Lega Matteo Salvini e il capo politico del M5S, Luigi Di Maio, solo dichiarazioni d'ottimismo. In realtà, oltre al nome del possibile premier («ci stiamo ancora ragionando», ha detto ai giornalisti Luigi Di Maio), mancano anche la parola fine in calce al «contratto di governo» e le firme ufficiali. «Sono stati sciolti tutti i nodi - taglia però corto il leader del Movimento lasciando Montecitorio - . Ci sono punti da limare ma non sono dirimenti. Credo che domani il contratto sarà messo al voto online degli iscritti». Del resto, replica Di Maio a chi critica i tempi lunghi, «io e Salvini ci parliamo solo da una settimana, non è che possiamo fare miracoli». Tra le ultime limature, quelle al Jobs act, con l'obiettivo di evitare l'eccessiva precarizzazione, e capitolo ancora aperto in attesa di una conoscenza approfondita dei costi/benefici. Il leader della Lega Matteo Salvini, che sabato e domenica sottoporrà ai militanti il contratto nei gazebo allestiti in tutta Italia, promette: «Ce la metto tutta». 

 

Intanto, la volontà di ritirare immediatamente le sanzioni Ue alla Russia inclusa, nel contratto, è apprezzata anche dal Cremlino. Fonti vicine a Mosca parlano di un «buon segno», anche se l’Italia sarà chiamata a uno «sforzo maggiore» in sede europea se davvero vuole che le sanzioni vengano abolite. 

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dall'articolo di Antonella De Gregorio, Valentina Santarpia  per corriere.it 

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