«L'Italia non sta vivendo una crisi migratoria, chi lo dice è un bugiardo». Lo schema Macron è chiaro: insultare il Belpaese, il governo e, senza citarlo, il ministro dell'Interno Matteo Salvini. L'ultima cortese attenzione all'Italia, con velato riferimento al fascismo, è arrivata ieri a poche ore dal vertice informale sull'immigrazione. È l'ennesimo tentativo del presidente francese di fare storytelling, a proprio uso e consumo di politica interna, sbagliando però cliente e indirizzo. «I sovranismi - aveva detto appena giovedì - li vedete crescere come una lebbra un po' ovunque in Europa, in Paesi in cui credevamo fosse impossibile vederli riapparire, tra i nostri vicini. Dicono le cose peggiori e noi ci abituiamo, si prodigano nelle provocazioni e nessuno si scandalizza di questo». Il riferimento all'Italia, colto anche da Le Figaro, stava nella chiosa: «Bisogna scandalizzarsi soprattutto quando tradiscono il diritto all'asilo».

 

Peccato che il presidentissimo abbia ormai tradito le sue intenzioni: il discorso pronunciato giovedì nella città bretone di Quimper invitava gli eletti a «non far svanire, in tempi pur difficili, il vostro amore per l'Europa». E se offende l'Italia da giorni, Macron, Cui prodest? Attacca il governo giallo-verde, lo sminuisce, per attenuare il rischio che alle europee 2019 il suo partito, La République En Marche!, sfiguri di fronte all'avanzata di Marine Le Pen e della ringalluzzita destra gollista, come in Italia è accaduto al Pd alle politiche.

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dall'articolo di   per ilgiornale.it 

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