Venticinque anni fa il viadotto aveva subito un profondo maquillage di uno solo degli “stralli”, quello più vicino alla città. Era praticamente marcio, ma da allora gli altri non sono mai stati ristrutturati. Eppure Autostrade aveva perfino conservato le strutture provvisorie necessarie per l’intervento e nel progetto si indicava come “necessario un ripristino generale”. Solo negli scorsi mesi, l’accelerazione: gara breve e i lavori sarebbero partiti tra poco più di un mese. Il professore del Politecnico, Pier Giorgio Malerba: “Quella struttura da sempre poco robusta. Ecco perché”. 

 

“Interventi di retrofitting strutturale del Viadotto Polcevera al km 0+551″. A leggerlo con il nome ‘tecnico’ che gli avevano assegnato, le migliaia di persone che ogni giorno lo percorrevano non ci avrebbero capito nulla. Ma dietro quell’etichetta formale, c’è la certezza che Autostrade avesse capito quanto il ponte Morandi, collassato il 14 agosto inghiottendo oltre 40 persone e lasciandone senza casa 600 e più, necessitasse di interventi radicali di manutenzione sulle strutture portanti. Eppure la “necessità” era già nota da tempo, almeno stando alle carte del progetto di rifacimento del pilone più vicino alla città, datate Anni Novanta che mettevano in guardia sullo stato di salute.

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dall'artiolo  di Andrea Tundo  per ilfattoquotidiano.it 

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