Il cardinale Angelo Scola, a margine del suo intervento al Meeting di Rimini, ha parlato anche di gestione dei fenomeni migratori e di politica. Il cardinale Angelo Scola non è stato il "grande sconfitto" dell'ultimo Conclave.

 Questo, almeno, è quello che si deduce leggendo le dichiarazioni rilasciate dal porporato a Il Giornale. In molti, specie nelle fase precedenti l'evento che ha portato all'elezione di Jorge Mario Bergoglio, avevano etichettato il cardinale italiano come il "candidato di Benedetto XVI". Quello designato per la successione. A sentire l'arcivescovo emerito di Milano, però, la storia sembrerebbe essere andata in modo diverso. Fatto sta che il Meeting di Rimini ha rappresentato anche l'occasione di tornare su quell'elezione. Scola ha presentato il suo "Ho scommesso sulla libertà", scritto con Luigi Geninazzi ed edito da Solferino.

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dall'articolo di    per ilgiornale.it 

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