Le combattenti yemenite hanno manifestato per le vie di Sanaa con mitra, fucili e lanciarazzi, per mandare un messaggio chiaro alla coalizione saudita che ha giocato un ruolo-chiave nella guerra attuale: in due anni sono morti oltre 10.000 civili, ne sono stati feriti oltre 40.000. E la cifra reale potrebbe essere superiore. Un bilancio tragico fornito da Jamie McGoldrick, responsabile dell’Ufficio per il Coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite.
Il giorno prima della marcia militare al femminile, ha parlato con il Presidente dello Yemen, Abdrabbuh Mansour Hadi, per concordare un cessate il fuoco e porre fine al brutale conflitto. Lo Yemen è uno dei paesi arabi più poveri, scivolato nel caos quando nel 2015 la coalizione arabo-sunnita guidata dall’Arabia Saudita ha lanciato una campagna militare contro i ribelli sciiti Houthi per ristabilire al potere Hadi.
Le donne di Sanaa supportano i ribelli sciiti Huthi e hanno protestato contro i sauditi. La crisi umanitaria in Yemen mostra una delle situazioni peggiori al mondo, con sette milioni di civili privi dei beni di prima necessità, bombardati dai caccia sauditi o sfiancati dagli scontri tra le forze governative e gli Houthi.
da Dagospia.com Gareth Davies per “Mail On Line”
