Two mammi is better than one”: se fosse una pubblicità, la sintesi sarebbe questa. Nella realtà, invece, una bambina nata con l’utero in affitto all’estero (pratica vietata in Italia) si ritrova con una famiglia in cui due uomini gay svolgeranno le veci di una mamma che l’ha partorita e poi lasciata ad altri, per effetto della decisione dei giudici. 

Accade a Milano, dove il Tribunale civile di Milano ha ordinato con un decreto all’Ufficiale di Stato civile del Comune di rettificare l’atto di nascita della bambina, nata negli Stati Uniti con la fecondazione assistita e la maternità surrogata, e di indicare entrambi i padri, due uomini italiani entrambi residenti a Milano, come genitori, e non solo quello biologico.

Secondo un articolo della Stampa, la decisione del Tribunale nascerebbe “dalla necessità di riconoscere alla minore due genitori dello stesso sesso, principio che non viola alcun principio fondamentale, anzi è superiore interesse della minore» garantirle i diritti alla bigenitorialità”. Dove per “bi” si intende lo stesso sesso, senza alcun problema etico e giuridico sul modo in cui la bambina sia stata messa al mondo.

Non è la prima sentenza di questo tipo, in Italia. Decisioni simili sono state prese anche di altri tribunali italiani.

.............................

dall'articolo di Redazione  per secoloditalia.it 

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna