Una settimana dopo la morte di Desirée Mariottini, la piazza simbolo del quartiere romano di San Lorenzo si divide ancora: da una parte gli attivisti dei centri sociali e dall'altra i residenti che stanno organizzando delle ronde per liberare la zona dai pusher. Nel giorno dell’arresto in una baraccopoli di Borgo Mezzanone della quarta belva che ha stordito, stuprato e poi lasciato morire Desirée Mariottini, la piazza simbolo del quartiere romano di San Lorenzo si divide ancora. 

Da un lato ci sono gli attivisti del Nuovo Cinema Palazzo. Femministe e militanti dei centri sociali che puntano il dito contro il “patriarcato” e contro chi “strumentalizza” la tragedia della sedicenne di Cisterna di Latina. “Se sei dei Parioli o vieni dal Ghana non stuprare una donna”, si legge sui cartelli che sfilano per le vie di San Lorenzo, da Piazza dell’Immacolata allo stabile abbandonato di via dei Lucani dove Desirée è stata trovata senza vita la settimana scorsa. Insomma, in questa vicenda “l’immigrazione non c’entra”, torna a ribadire la sinistra antagonista.

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dall'articolo di      per ilgiornale.it 

 

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