I clan pugliesi, siciliani e calabresi hanno colto l’opportunità normativa della Legge di Stabilità 2015 per diversificare l’offerta del settore delle scommesse telematiche e creare attività lecite che coprissero quelle illecite. Lo ha raccontato nel giugno scorso Fabio Lanzafame, il pentito che ha contribuito alla svolta nell'indagine che ha portato a 68 arresti in tutta Italia. I clan malavitosi hanno “sfruttato” la sanatoria per l’emersione del gioco online, varata dal governo Renzi con la Legge di Stabilità 2015, per diversificare l’offerta del settore delle scommesse telematiche e creare attività lecite che coprissero quelle illecite.

Lo stesso punto vendita, “sanato”, continuava a destinare parte delle quote incassate sul canale illecito, assicurando vincite più elevate. Emerge dalle carte dell’inchiesta coordinata dalla Direzione nazionale antimafiache ha portato a 68 arresti in tutta Italia e al sequestro di conti off-shore e attività illecite per oltre 1 miliardo di euro

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