Il Ceo del social network ribatte alle accuse del New York Times (“mai fatto disinformazione”), e presenta nuovi strumenti per il controllo dei contenuti: intelligenza artificiale e una specie di tribunale per riesaminare i post rimossi ingiustamente. 

 

“Avete mai pensato di chiudere Facebook?” Silenzio. Dopo qualche secondo Monika Bickert, Global Head of Policy Management, risponde che il social network è utile, e un po’ divaga. Zuckerberg, pure presente alla call con organi di informazione da tutto il mondo tra cui La Stampa, si prende un paio di minuti: “Abbiamo pensato di sospendere Facebook, in diverse occasioni, nel 2010 e di nuovo qualche mese fa, per difendere la privacy delle persone coinvolte nella fuga di dati a opera di hacker”. Non è mai successo, e Zuckerberg poi specifica che ha pensato di farlo, ma magari per un ristretto numero di utenti. 

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dall'articolo di  BRUNO RUFFILLI  per lastampa.it 

 

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