Nei prossimi mesi migliaia di alunni italiani dagli 8 ai 16 anni saranno condotti dalle loro scuole a teatro per assistere allo spettacolo "Fa'afafine - Mi chiamo Alex e sono un dinosauro". Di cosa tratta lo spettacolo? Di un bambino "transgender". Incredibile? Leggi la trama ufficiale dell'evento: 

Stop Gender a scuola" Esiste una parola, nella lingua di Samoa, che definisce coloro che sin da bambini non amano identificarsi in un sesso o nell’altro. Fa’afafine vengono chiamati: un vero e proprio terzo sesso cui la società non impone una scelta, e che gode di considerazione e rispetto. Alex non vive a Samoa, ma vorrebbe anche lui essere un “fa’afafine”; è un “gender creative child”, o semplicemente un bambino-bambina, come ama rispondere quando qualcuno gli chiede se è maschio o femmina.

Oggi per Alex è un giorno importante: ha deciso di dire a Elliot che gli vuole bene, ma non come agli altri, in un modo speciale. Cosa indossare per incontrarlo? Il vestito da principessa o le scarpette da calcio? Occhiali da aviatore o collana a fiori? Alex ha sempre le idee chiare su ciò che vuole essere: i giorni pari è maschio e i giorni dispari è femmina, dice. Ma oggi è diverso: è innamorato, per la prima volta, e sente che tutto questo non basta più. Oggi vorrebbe essere tutto insieme, come l’unicorno, l’ornitorinco, o i dinosauri.

Fuori dalla stanza di Alex ci sono Susan e Rob, i suoi genitori. Lui non vuole farli entrare; ha paura che non capiscano, e probabilmente è vero, o almeno lo è stato, fino a questo momento. Nessuno ha spiegato a Susan e Rob come si fa con un bambino così speciale; hanno pensato che fosse un problema, hanno creduto di doverlo cambiare.

Alex, Susan e Rob. Questo spettacolo è il racconto di un giorno nelle loro vite, un giorno che le cambierà tutte. Un giorno speciale in cui un bambino-bambina diventa il papà-mamma dei suoi genitori, e insegna loro a non avere paura. Quando Alex aprirà la porta, tutto sarà nuovo. "

Migliaia di bambini e adolescenti saranno condotti dalle scuole a uno spettacolo che ha l'intento dichiarato di mettere in crisi la loro identità sessuale, la loro stabilità psicoaffettiva. Ancora una volta, sulla base della maledetta ideologia Gender: quella per cui nascere biologicamente maschi e femmine non avrebbe niente a che vedere con la nostra "vera" sessualità, che invece può essere scelta, cambiata, modellata e riformulata a piacimento senza alcun punto di riferimento oggettivo; quella per cui l'uomo e la donna non sono naturalmente complementari; quella per cui qualsiasi unione affettiva ha lo stesso valore sociale e antropologico del matrimonio; quella per cui non esistono "mamma" e "papà", ma "genitore 1, 2, 3, 4...". 

Quella che Papa Francesco, in persona, ha definito "una colonizzazione ideologica", "uno sbaglio della mente umana", "il frutto di una frustrazione", un metodo di propaganda ideologica nelle scuole simile a quello nazista. Quella che negli ultimi anni sta entrando nelle scuole di tutto il mondo grazie alle sponsorizzazioni politiche ed economiche dell'ex amministrazione Obama, dell'ONU, dell'Unione Europea completamente dominata, su questi temi, dalle lobby LGBT. Quella che è stata inserita subdolamente anche nell'ultima riforma della scuola italiana dal Governo Renzi. Quella che spunta fuori da centinaia di corsi, progetti, attività sulla sessualità e sull'affettività nelle scuole di ogni ordine e grado: dagli asili al liceo. 

Quella che ogni giorno centinaia di attivisti di Generazione Famiglia in tutta Italia cercano di contrastare. Come? Primo: informare le famiglie, anche firmando e diffondendo questa petizione; secondo: mettere in rete i genitori; terzo: avere il coraggio di dire "no" alla scuola, con rispetto, se pretende di invadere lo spazio di intangibile autonomia e indipendenza educativa della famiglia. Siamo e saremo sempre al fianco dei genitori contro la nuova ideologia totalitaria di questo secolo: il nichilismo che vuole ridurre a nulla la bellezza della differenza sessuale e, quindi, la fecondità di vita che porta con sé. 

Di seguito le date e le tappe dello spettacolo. Se i tuoi figli o nipoti vanno a scuola in una delle città dove sarà messo in scena lo spettacolo, contatta immediatamente la dirigenza della scuola e chiedi se l'istituto ha aderito o no all'evento: in moltissimi casi la scuola non avvisa i genitori in anticipo.

23 gen / Udine, Teatro San Giorgio
24 gen / Pordenone, Teatro Verdi
25 gen / Cervignano, Teatro Pasolini (UDINE)
26-27 gen / Pistoia, Teatro Bolognini                        
30 gen / Ravenna, Teatro Rasi                                 
31 gen / Castello D’Argile, Teatro Comunale            
1 feb / Merano, Teatro Puccini                                   
3 feb / Brunico, Haus der Kultar M.Pacher
6 feb / Vipiteno, Teatro Comunale
9 feb / Bressanone, Teatr Forum
11 feb / Cantù, Teatro San Teodoro                        
14-17 feb / Bolzano, Teatro Comunale Gries
18-19 feb / Firenze, Teatro di Rifredi                       
3 mar / Vimodrone (Mi) Circolo Everest                   
4 mar / Trevi , Teatro Clitunno                                  
6 mar / Trento, Teatro Cuminetti
7 mar / Vicenza, Teatro Astra                                   
8 mar / Mira, Villa dei Leoni
10 mar / Potenza, Auditorium Don Bosco
11 mar / Melfi, Teatro Ruggiero
13 mar / Matera, Auditorium Comunale                    
18-20 mar / Roma, Angelo Mai                                   
28 mar / Lucca, Teatro San Girolamo

Questo il LINK per FIRMARE la petizione al Ministero dll'Istruzione contro lo spettacolo

dal sito citizengo.org/it 

Commenti   

0 #1 AnnaMaria 2017-01-20 17:11
Non deve essere la scuola, e nemmeno la Chiesa, ad intressarsi a certi argomenti inculcando ai miei figli cose a cui non pensano.... CI PENSO IO COME GENITORE !!! E NESSUN ALTRO !!!
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