Il reporter saudita assassinato nel consolato di Riad a Istanbul è il primo morto a essere scelto come simbolo dell'anno dalla rivista americana. Insieme a lui la filippina Maria Ressa, gli americani della Capital Gazette di Annapolis, i cronisti birmani incarcerati. Il settimanale americano Time ha annunciato la sua scelta per la copertina dedicata alla "persona dell'anno" edizione 2018.

In realtà si tratta di un gruppo di persone, che simboleggiano quelli che il giornale definisce i "guardiani" impegnati nella "guerra per la verità". Giornalisti che hanno in comune una cosa: sono stati presi di mira per il loro lavoro.

Tra loro c'è anche Jamal Khashoggi, il giornalista saudita ucciso nel consolato saudita di Istanbul a ottobre, e per il quale si è sfiorata una grave crisi diplomatica internazionale. E' la prima volta che Time sceglie una persona morta per la sua copertina della persona dell'anno, "ma è anche la prima volta che l'influenza di una persona cresce in modo così considerevole dopo la sua morte", spiega il gruppo editoriale.

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dall'articolo di repubblica.it 

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