Fa una certa impressione. Anche in Vaticano sono spuntati i mitra. Da qualche giorno i visitatori che entrano da porta sant’Anna, oltrepassando il confine italiano, sbirciando dentro la guardiola non è difficile che scorgano qualche gendarme con fucili mitragliatori di ultima generazione spianati. Evidentemente i tempi sono tali che anche nel piccolo Stato pontificio dove si predica la pace e si condannano i produttori di armi, sembra necessario ricorrere agli equipaggiamenti militari di un certo livello.


Naturalmente il solito via vai di chi entra ed esce dal Vaticano ogni mattina non è mutato. Ci sono le suore che vanno a fare la spesa per la propria comunità religiosa comprando al supermercato la carne e gli ortaggi prodotti nelle fattorie di Castel Gandolfo, i sacerdoti stranieri di transito a Roma che arrivano a consultare qualche ufficio di curia, le centinaia di impiegati e operai che svolgono il proprio lavoro alla mensa, al servizio giardini, alla floreria, alla banca.

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dall'articolo di Franca Giansoldati  per ilmessaggero.it

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