Il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Gianluca Comazzi, analizza il bilancio del sindaco: "Stangate e aumenti. Già rinnegato il programma". «Francamente non pensavo che già nel primo Bilancio di previsione firmato da Beppe Sala ci fosse una negazione totale del suo programma elettorale».
Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia in Comune, cosa intende?
«Sala non aveva promesso un alleggerimento della spesa per la macchina comunale, intesa come minore burocrazia? Non vedo alcun risparmio per il 2017. E nel suo programma si parlava di riduzione selettiva delle imposte locali».
Invece?
«Nel giorno in cui la giunta ha approvato il Bilancio ha votato pure la revisione del sistema della sosta, con aumenti anche del 50% per il parcheggio sulle strisce blu. E dal 13 febbraio dovranno pagare Area C anche le auto a gpl e metano, una manovra che serve a compensare la riduzione degli incassi dalle multe. Vado avanti?»
Prego.
«Il sindaco ha avviato uno studio per l'aggiornamento dello schema tariffario regolato con le fasce Isee: andrà ad aumentare mense scolastiche, il costo per il pre e dopo scuola, per i centri estivi e le colonie a cui ricorrono generalmente le famiglie meno facoltose, quelle che non possono permettersi di portare i figli in villeggiatura. E giorni fa abbiamo scoperto che scatterà una tassa d'iscrizione pari a 52 euro per le materne. É assurdo che in una città in cui la natalità si sta riducendo clamorosamente si colpiscano così le famiglie con figli piccoli».
Persino consiglieri di sinistra hanno sgranato gli occhi in Commissione quando si è parlato della nuova tassa e del taglio di 250 posti nei nidi.
«Da una parte il sindaco è ancora ostaggio della vecchia sinistra radicale e dirigista, si vede dalle misure su Area C e sulla sosta che puntano a stangare chi si muove in auto, in continuità con la giunta Pisapia. Dall'altra, l'assessore al Bilancio Roberto Tasca ha affrontato la manovra economica in maniera algida e fredda, senza alcuna sensibilità politica rispetto ai problemi dei milanesi. Sui servizi sociali e per l'infanzia sono previsti aumenti pesanti, che colpiranno le fasce più deboli dei milanesi. Capisco che anche la maggioranza sia spaccata, ma i conti peraltro non sono il primo tema su cui sbandano. Ai milanesi toccheranno più sacrifici, senza che i costi sia giustificati da un miglioramento della qualità dei servizi».
Farete una battaglia a colpi di emendamenti quando il Bila ncio arriverà in aula?
«Domani riunirò il gruppo di Forza Italia per raccogliere tutte le proposte sulle modifiche al Bilancio da parte dei consiglieri azzurri, in base alle singole sensibilità, e da lì usciranno le nostre proposte di correzione alla spesa».
Ma avrà già qualche idea?
«Le proposte ovviamente saranno in linea con il nostro programma elettorale: niente tassa d'iscrizione alla materna, riproporremo l'innalzamento della soglia Irpef almeno a 28mila euro, anche se è già stata bocciata dal Pd a luglio. E per noi in un periodo storico come quello attuale non è possibile diminuire la spesa sul Welfare (da 378 milioni del bilancio di previsione 2016 a 358) e il capitolo Sicurezza, chiederemo di dotare i vigili di strumenti che scarseggiano e giubbotti antiproiettile. Sulle periferie, un tema che sta molto a cuore alla coordinatrice regionale di Fi Mariastella Gelmini, il piano presentato da Sala per ora è solo sulla carta. Chiederemo investimenti subito per riqualificare e assegnare alle famiglie in graduatoria 2.200 alloggi Mm sfitti».
E sul tema traffico e ambiente?
«Sostegni ai commercianti e artigiani che hanno rinnovato il parco auto comprando mezzi Gpl e a metano e ora si ritroveranno a pagare il ticket d'ingresso in centro. E faremo un emendamento per destinare parte degli introiti da Area C a incentivi per sostituire le caldaie più inquinanti, visto che sono i riscaldamenti e non il traffico la prima causa di inquinamento».
di per ilgiornale.it