“Siamo dentro una profonda crisi della Chiesa. Che diventerà sempre più piccola e dovrà ripartire dagli inizi. Non le serviranno più molti degli edifici eretti dalla fede del passato e il numero dei suoi fedeli diminuirà… Gli uomini vivranno in un mondo totalmente programmato in una solitudine indicibile”.

Era il Natale del 1969. Joseph Ratzinger, allora giovane professore universitario, insegnava a Ratisbona. In l'occasione della festa fece cinque trasmissioni alla radio bavarese sul Natale e sulla Chiesa. Che furono stampate in alcune lingue, anche in italiano: Fede e futuro (Queriniana, 1971), un libro ormai da tempo esaurito

Da poco la contestazione era esplosa in Germania ed egli ne sintetizzò e previse le conseguenze sconvolgenti. Entusiasta del Vaticano II, aveva collaborato alla rivista Concilium dei vescovi progressisti (ricordo una sua lettera, che mi chiedeva di collaborare, cosa che, ovviamente, non mi sentivo di fare).

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dall'articolo  di Gianfranco Morra  per italiaoggi.it 

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