“Complimenti al M5S per le coraggiose e rigorose scelte dei suoi probiviri; anche in questo mi ricorda il PCI di quando i mulini erano bianchi e le sue bandiere rosse: un’intransigenza che ovviamente spaventa o indispone gli italiani (tanti purtroppo) che ormai si sono abituati all’illegalità, al permissivismo e all’approssimazione; ma non ci sono alternative, mai si uscirà dalla palude con il loro aiuto o il loro consenso”. Lo scrive su Facebook Francesco Erspamer, professore all’Università di Harvard con il quale Luigi Di Maio si era confrontato allo ‘Yes Europe Lab’ che si era tenuto due anni fa nell’ateneo americano.
Secondo il professore, “quando un partito diventa importante e ha la possibilità di andare al potere, immediatamente gli opportunisti saltano sul suo carro. Non solo per avvantaggiarsi personalmente; anche per impedire che quel partito possa costituire una vera minaccia alla casta dominante, maestra di trasformismo e corruzione”.
“Più in generale,” spiega “gli opportunisti sono i germi che, se non stroncati per tempo, indeboliscono e poi uccidono la politica. Per questo vanno espulsi al primo sospetto, accettando come danno minore il rafforzamento degli avversari, ai quali si aggregheranno, e la campagna denigratoria dei liberisti e delle loro stampelle liberal”.
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dall'articolo de silenziefalsita.it