Il leader M5S: Ora un manifesto per il gruppo Ue in 4 punti e per i tagli agli stipendi dei parlamentari riproponiamo la «legge Lombardi». Di Battista? Non chiede ruoli. Luigi Di Maio, il 2019 inizia con una serie di fronti aperti: dalla questione Sea Watch al dl sicurezza al reddito di cittadinanza all’autonomia regionale...

«Guardi, il 2019 inizia con la convinzione che dobbiamo fare molto come governo, ma che ci stiamo muovendo nella direzione giusta. Un passo alla volta. Non vedo fronti aperti: il dl sicurezza e il reddito di cittadinanza sono norme che ci sono e i sindaci stanno facendo solo campagna elettorale, l’autonomia deve essere solidale, ma ci sono due referendum, quelli veneti e lombardi, che intendiamo rispettare».

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A proposito di Ue lei sta preparando il suo manifesto per le Europee: su cosa si baserà?
«Il manifesto lo stiamo scrivendo insieme alle altre forze che comporranno il gruppo. E si fonda su quattro punti: lavoro e diritti sociali, ambiente, tagli agli sprechi e democrazia diretta e partecipata, con una riforma della governance europea che preveda meno poteri per la Commissione e di più per il parlamento. Sicuramente vogliamo condividere con i nostri alleati la nostra piattaforma digitale, Rousseau».

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Ha detto che entro il 10 gennaio farete i due decreti per reddito e quota 100. Ce la farete?
«Sì, faremo un solo decreto con dentro quota 100 e il reddito. Stiamo rispettando il cronoprogramma».

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Che ruolo vede per Di Battista nei prossimi mesi?
«Con lui faremo campagna elettorale insieme, come sempre in prima linea. Fianco a fianco come abbiamo sempre fatto porteremo avanti tante battaglie. Le preciso che Alessandro non vuole ruoli, non ha chiesto ruoli. Lo rispetto e lo ammiro per le decisioni che ha preso».

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dall'articolo/intervista di Emanuele Buzzi  per corriere.it 

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