Fu presentata il 7 gennaio del 1839 all’Accademia francese di Scienze dallo studioso François Arago. Oggi è alla vigilia di un’altra rivoluzione: grazie all’intelligenza artificiale punta a superare l’occhio umano. Come tutte le grandi invenzioni, la fotografia ha tanti compleanni:

il 1827, quando Joseph Nicéphore Niépce scatta un’immagine dalla veduta dalla sua finestra a Le Gras, utilizzando una lastra di rame ricoperta di una soluzione fotosensibile, oppure il 1841 quando l’inglese William Fox Talbot adoperò per la prima volta un negativo di carta, avviando l’era della riproducibilità tecnica. O ancora il 7 gennaio del 1839, quando lo studioso Francois Arago presentò all’Accademia francese di Scienze il lavoro di Louis Daguerre: oggi dunque, la fotografia, compirebbe 180 anni.

Un compleanno che arriva all’inizio dell’ennesima rivoluzione: dopo il rullino, il colore, le pellicole istantanee e il digitale, il futuro è la fotografia computazionale. Negli smartphone, soprattutto, dove le fotocamere sono sempre meno dispositivi che scattano foto, e sempre più occhi che catturano dati per l’intelligenza artificiale, da trasformare poi in immagini.

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dall'articolo di BRUNO RUFFILLI per lastampa.it 

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