Dai gilet gialli al mondo araboIl 25 gennaio di otto anni fa – il giorno della rabbiasegnato da manifestazioni in numerose città egiziane – faceva entrare a pieno titolo l’Egitto nel novero dei Paesi colpiti dalle rivolte arabe, iniziate il mese precedente in Tunisia e rapidamente dilagate fino allo Yemen. Otto anni dopo, mentre i gilet gialli fanno sentire la loro voce nelle strade di Francia, l’eco del malcontento arabo sembra essersi persa, soffocata dai conflitti scoppiati nella regione (dalla Libia alla Siria) e dalla normalizzazione – e talvolta dalla vera e propria repressione – avvenuta in Paesi come l’Egitto.

 

Nel frattempo, la situazione economica e sociale delle società arabe non è affatto migliorata, ed è spesso perfino peggiorata. Ciò è vero anche in Tunisia, in passato descritta come l’unico successo delle cosiddette primavere arabe. Non è dunque un caso che le manifestazioni francesi abbiano avuto una certa risonanza sulla sponda sud del Mediterraneo, sebbene la cosa sia passata perlopiù inosservata in Europa.

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dall'articolo di Roberto Iannuzzi  per IlFattoQuotidiano.it 

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