Vittorio Di Battista lavoro in neroAttacca tutti, pure il M5S «fantozziano». Intanto la sua azienda crolla sotto i debiti. Il figlio: «È il fascista più liberale che c’è». Al telefono risponde educatissimo (e non è, diciamo, la sua cifra verbale più nota): «Buongiorno dottore, non posso parlare, sono a una riunione sull’acqua pubblica». Probabilmente la frase più mansueta pronunciata negli ultimi anni. Perché un compendio del pensiero di Vittorio Di Battista, realizzato attraverso le risposte ai cronisti ma anche gli scritti sui social e sul sito Catzebao, comprenderebbe un florilegio di insulti, dichiarazioni roboanti, clangori futuristi, volgarità provocatorie, fascismi esibiti.

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La doppia personalità di Vittorio — narciso e fumantino, moralista con gli altri e indulgente con se stesso — si riflette, in qualche modo, nell’atteggiamento del figlio. Che difende da sempre questo padre ingombrante e irruente. Da piccolo lo vide apostrofare Massimo D’Alema, a bordo della sua nave Corfù: «Vecchio porco, in Italia licenziano e tu stai qui a viverti la vita. Delinquente!». Camerata dichiarato, ex consigliere dell’Msi ribattezzatto «Littorio», Vittorio spara a zero contro tutti, 5 Stelle compresi. A un certo punto li definisce «la corazzata di Fantozzi» e si dice «amareggiato, disilluso, tradito». Come racconta il direttore del Corriere Luciano Fontana nel libro Un Paese senza leader, la sua analisi è impietosa: «Col vaffa e con l’apriscatole abbiamo fatto irruzione nella palude di m. Abbiamo terrorizzato i nemici. È stato veramente uno tsunami che li ha costretti a una fuga precipitosa. Ma il Movimento è diventato osservante delle regole, rispettoso delle istituzioni. Il tonno è rimasto nella scatoletta, ci hanno dato il contentino di cambiare qualche goccia di olio rancido, ma il tonno è sempre lì».

Il figlio Alessandro, con un misto di affetto e di timore, minimizza, tronca, sopisce: «Mio padre fascista? Sì, ma è il fascista più liberale che conosca. Un fascista per le unioni civili». A suo padre, spiega, «piace provocare, è nel suo carattere. Io lo stimo perché mi ha insegnato questa irriverenza».

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dall'articolo di Alessandro Trocino  per Corriere.it 

Commenti   

0 #1 Vittorino-padre 2019-01-27 14:15
SI, ha avuto ed ha un Lavoratore in nero... ma chi non ha mai avuto una colf pagata in nero, chi non ha voluto lo scontrino dal pizzicagnolo, od una fattura dal dentista, per risparmiare l'iva? Io come padre ho consigliato a mio figlio di lavorare in NERO, visto che lo stato gli ha RUBATO il 62% dei suoi guadagni sudati, pur avendo l'Iva agevolata al 5%....!!!! DITEMI CHI RUBA? quanti colonnelli e generali avevano i militari-colf gratis? Non era sfruttamento? e chi più ne ha più ne metta.....
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