Nel sepolcro di una bambina del I secondo d.C., in Sardegna, è stata scoperta per la prima volta una statuetta di terracotta raffigurante l’Artemide Bendis, guida nell’aldilà per la piccola morta prematuramente.

Era stata la sua compagna di giochi, poi l’ha accompagnata nell’aldilà. La bambolina di terracotta della foto è stata ritrovata negli anni Novanta all’interno di una tomba di età romana risalente al primo secolo d.C., dov’era stata sepolta presumibilmente una bambina (o un’adolescente) vissuta in una delle necropoli dell’antica Turris Libisonis, l’attuale Porto Torres. 
bambolina preistorica sarda
La statuetta – studiata solo di recente - raffigura Artemide, dea virginale della caccia, che aveva il ruolo di compagna di giochi delle fanciulle fino al distacco dalla casa paterna. Ma che in questo caso assume un significato ancora più ampio: la dea diventa, per la piccola, guida ultraterrena nel mondo dei morti, squarciando con il suo sguardo il buio dell’oltretomba. 

“È una rara testimonianza di Artemide Bendis ‘aposkopousa’, ‘che guarda lontano’”, spiega Alessandra La Fragola, archeologa e responsabile dello studio, pubblicato su Quaderni 27/2016. Rivista di Archeologia. 

“La dea assume qui le fattezze di popolana dal profilo prominente che, con ampia gonna tipo balia e mano sul fianco, solleva l’altra mano sul capo, per scrutare lontano: accompagna la giovane defunta nell’aldilà, proteggendola dall’ignoto, guardando oltre il buio”. 

“È la prima volta che viene ritrovata e studiata un’Artemide Bendis di età romana con il plausibile ruolo di guida e protezione nell’aldilà”, continua. “In Sicilia esistono esemplari simili di ambito magno-greco, risalenti al V-III secolo a.C., da contesto votivo, ma l’accezione ctonia del gesto, nel ritrovamento di Turris Libisonis, è resa più incisiva dal ritrovamento in tomba”. 

La scoperta è un’ulteriore testimonianza dell’importanza affettiva riservata dalla comunità ai piccoli defunti che non avevano avuto la fortuna di oltrepassare la fragile soglia della gioventù. La statuina e il corredo sono esposti all’Antiquarium Turritano di Porto Torres, Polo museale della Sardegna. 

Viviana Monastero per National Geographic.it 

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