tutta la Ue rischia la recessioneLa caduta del Pil dello 0,2% nel trimestre finale del 2018 ha restituito per la prima volta dopo anni l’immagine di un’Italia ufficialmente in recessione tecnica, ma non è sufficiente a etichettare il nostro Paese come il “malato d’Europa”. Se da un lato in Italia la polemica si è ridotta al solito gioco di accusa e controaccusa tra governanti attuali e loro predecessori, con Carlo Calenda che è arrivato alla paradossale azione di accusare di un deficit troppo ridotto un governo attaccato ferocemente in passato proprio per la scelta di sfondare la soglia del 2% nel rapporto tra disavanzo e Pil, dall’altro si sono ignorate le congiunture internazionali che spingono per un ampliamento della buriana al resto dell’Eurozona. 

 

L’Italia, infatti, non è sola. Lo ha scritto con puntualità Ed Conway, responsabile economia di Sky News Uk, secondo cui “quella italiana è la prima recessione in una delle maggiori economie europee in mezzo decennio, ma è improbabile che sia l’ ultima: la Germania potrà evitare i due trimestri consecutivi di contrazione, ma sta affrontando il semestre più debole dal 2012”, avendo impattato a crescita zero per cambiamenti congiunturali dovuti, principalmente, al rincaro delle bollette energetiche.

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dall'articolo di   per IlGiornale OcchiDellaGuerra.it 

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