sardegna latte versatoConte e i ministri in visita, Salvini li sostiene, il Governo ipotizza anche aiuti di Stato.  Sono passate meno di 24 ore dall'esito del voto abruzzese e l'attenzione della politica si è repentinamente spostata di 550 chilometri in linea d'aria. Dopo Pescara, Cagliari, capoluogo della prossima regione chiamata al voto tra due settimane. La fretta, in realtà, tradisce il colpevole ritardo con cui i partiti nazionali hanno guardato alla protesta eclatante e crescente dei pastori sardi per il prezzo del latte ovino, così basso da mettere a rischio l'intera filiera. Così, nemmeno il tempo di festeggiare la vittoria o riflettere sulla sconfitta in Abruzzo, e in Sardegna arrivano ben tre rappresentanti del Governo, premier incluso.

Mentre i partiti d'opposizione, perlopiù silenti fino a ieri, si affrettano a esprimere oggi tutta la loro solidarietà ai pastori in protesta da una settimana.

La storia degli allevatori sardi è ormai nota: in rivolta contro i produttori di formaggio (la maggior parte viene trasformato in pecorino romano) che hanno imposto un prezzo di mercato (sic) del latte troppo basso perfino per pagarsi i costi di produzione, da giorni ne riversano migliaia di litri per strada. Il principio alla base della protesta è tanto immediato quanto efficace: meglio buttarlo che regalarlo agli industriali. Circa 60 centesimi al litro, molto meno degli 85 centesimi dell'anno scorso, è quanto sono disposte a pagare le industrie casearie.

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dall'articolo di Claudio Paudice  per HuffingtonPost.it 

Commenti   

0 #1 Claudio D. 2019-02-12 10:49
I politici indeboliti pur di ritornare a galla e riprendersi i loro interessi sparsi sui territori fanno ammucchiate, vecchio stile, per spartirsi poltrone d'oro e onori senza oneri continuando a fare per gli amici degli amici e nulla per il popolo.Tutte storie del passato che hanno ben visto e capito tutti e vanno cambiate.
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