cadorna 30 denunce evita il carcere CorriereLa vicenda di una 36enne di origine bosniaca, parte di una notissima famiglia rom della malavita romana: una passeggera l’ha colta sul fatto e bloccata, ma grazie allo stato di gravidanza ha evitato la detenzione. Il suo cumulo di pena arriva a 9 anni.  Anni 36, origine bosniaca, cognome (Hrustic) che la collega a una notissima famiglia rom della malavita romana, incinta: e per questo (grazie a un’ordinanza di «differimento pena» che porta la data del 22 ottobre 2018) sicura di non avere alcun «intralcio» dalla giustizia nonostante a suo nome esista un «ordine di carcerazione».

Dunque ogni poliziotto o carabiniere che la controllasse per strada, accertata la sua identità, dovrebbe immediatamente portarla in carcere per scontare una condanna a 9 anni, stabilita dal Tribunale di Milano e passata in Cassazione. Da incinta e libera, come ogni giorno, poco prima delle 14.50 di domenica la donna era in metropolitana. S’è avvicinata a una ragazza che parlava al cellulare mentre attendeva il treno sulla banchina della fermata «Cadorna». Quando la ragazza ha rimesso il telefono in borsa, s’è accorta che le mancava il portafogli, e ha visto la donna incinta (notata poco prima proprio accanto a lei) che s’allontanava rapida verso un gruppo di sue complici alle quali ha consegnato qualcosa. La ragazza l’ha seguita in stazione, poi su un treno, infine ha chiamato il 112 e con l’aiuto di alcuni passeggeri ha atteso l’arrivo dei carabinieri alla fermata «Garibaldi»: dove la borseggiatrice è stata arrestata. 

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dall'articolo di Gianni Santucci  per Corriere.it 

Commenti   

0 #1 Claudio D. 2019-02-12 13:53
Mi ricorda tanto quel vecchio film con Sofia Loren che vendeva sigarette di contrabbando e si faceva mettere incinta per non andare in galera...
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