asse Italia FranciaLa storia delle relazioni tra Italia e Francia, negli ultimi anni, è la storia di un rapporto asimmetrico che ha visto da un lato un sistema-Paese forte e organizzato, quello transalpino, agire per applicare una strategia di graduale e inesorabile inserimento nelle dinamiche politico-economiche italiane, per condizionarle dall’interno e attrarre Roma nell’orbita di Parigi e, dall’altro, la manifestazione di una debolezza strutturale a livello di apparati statali (governo, burocrazie, grande industria, finanza), con alcune notevolissime eccellenze (Eni, Cdp) capaci di resistere all’azione di Parigi, a cui si è accompagnata per lungo tempo l’esistenza di un sistema politico-mediatico fortemente connivente nei confronti della Francia.

 

L’avvento al potere di Emmanuel Macron e l’inizio della corsa del giovane presidente francese a un ruolo di più grande prestigio nel contesto europeo ha sdoganato una strategia che di fatto la Francia coltivava sin dal momento in cui Nicolas Sarkozy brigò per favorire la caduta del governo di Silvio Berlusconi: controllare, di fatto, l’Italia come un asset da far valere a proprio favore per poter dialogare da pari a pari con la Germania nel contesto europeo.

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dall'articolo di  per IlGiornale - OcchidellaGuerra.it 

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