Salvini e pastori sardiIl tavolo al ministero dell'Interno con gli allevatori a capo della protesta in Sardegna. Per rispettare la promessa di portare il prezzo a un euro al litro il vicepremier e Centinaio propongono di comprare le forme di pecorino e intanto fissare il prezzo a 70 centesimi al litro. Ma i pastori rifiutano. Il blog dei deputati Gallinella e Cadeddu: "L'emergenza può essere risolta solo con una risposta strutturale". Portare il “prezzo del latte di pecora a un euro al litro più Iva”.

 È quello che chiedono i pastori sardi e quello che promette Matteo Salvini. Per farlo, il vicepremier insieme al ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, ha proposto un prezzo di 70 centesimi subito e 44 milioni di euro per il ritiro di 67mila quintali di forme di formaggio pecorino romano in eccedenza sul mercato che “in tre mesi porteranno il prezzo a un euro”. Secondo quanto apprende l’Ansa, questa è l’offerta che Salvini ha avanzato nel corso dell’incontro al Viminale con gli allevatori che in questi giorni organizzano i presidi e la protesta in Sardegna

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