proteste in AlbaniaL'opposizione lascia il parlamento, imminenti nuove proteste dopo l'assalto alla sede del governo. Il premier non è riuscito a risollevare il Paese ostaggio della "narco-politica". In Albania le proteste dell'opposizione si sono accompagnate a un crescendo di violenza che è pessimo segnale per i Balcani surriscaldati da manifestazioni anti-governative anche in Serbia. La rabbia tra la gente cova ed è alimentata dalla delusione per il declinodi un premier reputato creativo e brillante.

Il Partito socialista di Edi Ramaconserva ancora la maggioranza del consenso e le amministrative del prossimo giugno sono attese con ottimismo dai vertici del partito. Se ci fosse un voto anticipato, con ogni probabilità rivincerebbe. Non c'è alternativa all'ex sindaco di Tirana, né a distanza di tanti anni dal regime di Enver Hoxha c'è un'alternativa per l'Albania. Dietro al leader del Partito democratico Lulzim Basha che fomenta le contestazioni c'è sempre Sali Berisha, vecchio arnese della politica, ex premier ed ex capo di Stato, accanito nemico di Rama.

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dall'articolo di BARBARA CIOLLI per Lettera43.it 

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