La pena dell’ergastolo, che già era stato ridotta a 30 anni grazie al rito abbreviato, è stata abbassata a 16 anni, che potrebbero scendere ancora in caso di buona condotta. Una «tempesta emotiva» determinata dalla gelosia può attenuare la responsabilità di chi uccide.

Anche sulla base di questo ragionamento la Corte di appello di Bologna ha quasi dimezzato la pena a Michele Castaldo, 57 anni, di Cesena, omicida reo confesso di Olga Matei, 46 anni, moldava, la donna con cui aveva una relazione da un mese e che strangolò a mani nude il 5 ottobre 2016 a Riccione (Rimini). In primo grado era stato condannato a 30 anni dal Gup di Rimini, per omicidio aggravato dai motivi abietti e futili. Davanti alla Corte di assise di appello di Bologna il pg Paolo Giovagnoli, nell’udienza del 16 novembre, aveva chiesto la conferma della sentenza. Ma i giudici, pur riconoscendo l’aggravante, hanno ridotto la pena a 16 anni, concedendo le attenuanti generiche.

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dall'articolo di Ferruccio Pinotti per Corriere.it 

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