Elezioni Europa EUIl racconto del dibattito tra i ragazzi dell’Istituto Tecnico di Roma Luigi Einaudi e Emma Bonino. «Chi lo dice che io non voglio raccogliere i pomodori?». E’ questa la prima obiezione che i ragazzi dell’ultimo anno dell’Istituto Tecnico per il Turismo Luigi Einaudi di Roma rivolgono al discorso di Emma Bonino a qualche giorno di distanza da un dibattito avvenuto proprio nella loro scuola. Roma, periferia Sud, triangolo Boccea-Casalotti-Primavalle: venerdì scorso la scuola era in fibrillazione dalle prime ore del mattino.

La preside, la vicepreside e le professoresse ci avevano tenuto molto che uno degli Hard-Talk della Stampa sull’Europa si svolgesse nelle loro aule. E avere Emma Bonino tra gli interlocutori è stato vissuto da subito come una festa: i ragazzi del secondo anno avevano preparato delle slide sulla storia delle istituzioni europee, quelli di terzo si sono messi delle magliette con la corona a 12 stelle e quando Emma Bonino è entrata le hanno fatto due ali di corteo fino all’aula magna, una stanza ampia e spaziosa in una scuola di edilizia popolare, strutture non più fatiscenti che da altre parti della città, tessuto difficile, «con molte situazioni disagiate», dice una delle professoresse.

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dall'articolo di  FRANCESCA SFORZA per LaStampa.it 

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