L'intervista all'ex collaboratore della Nsa, dal 2013 rifugiato in Russia. "La mia vita oggi? È lavoro. Non intendo un impiego, intendo una lotta. Il mondo che abbiamo davanti è veramente ingiusto per le persone ordinarie.

Io non posso salvarlo e non credo che sia richiesto a nessuno. Tutto quello che dobbiamo fare è usare le nostre capacità per renderlo un po' più giusto. E questa è la mia quotidianità: analizzare in che modo le tecnologie, create per liberarci, vengono invece usate per controllarci, e...

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dall'articolo di  STEFANIA MAURIZI  per Repubblica.it 

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