Imballaggi, consumi, emissioni. Cosa fare per scongiurare il disastro globale? Le risposte dei cittadini. “Felici e senza plastica”, la guida: 5 consigli pratici per uno stile di vita “plastic-free”. Mentre il Movimento Fridays for Future prepara nuove iniziative (il 24 maggio è previsto un secondo sciopero globale degli studenti) e Greta Thunberg viene ricevuta nei palazzi romani, siamo andati in strada per parlare con i cittadini del cambiamento climatico. Tra chi pensa che “manifestare è giusto, ma non basta”, chi invita a “cambiare abitudini di consumo e stile di vita”, e chi invita a “sprecare meno, muoversi con i mezzi pubblici, stare attenti agli acquisti alimentari”, ci sono anche gli scettici che vedono nella green economy una nuova, diversa, speculazione.
“Manifestare è giusto, ma non basta: occorre cambiare abitudini di consumo e stile di vita, all’insegna della sobrietà e dell’attenzione”, dichiarano in molti. Qualche esempio? “Sprecare di meno, muoversi con i mezzi pubblici, stare attenti agli acquisti alimentari, fare un’accurata differenziata” , spiega una ragazza che ogni venerdì manifesta in piazza.
Ma anche, aggiungono altri, “evitare gli imballaggi in plastica, convertirsi al trasporto elettrico, rivolgersi a fornitori di energia rinnovabile e in generale premiare chi propone un modello ecosostenibile”. “Tutto vero, ma la responsabilità maggiore ce l’hanno i produttori, non i consumatori, ed è la politica che deve dettare le regole”, osserva un altro giovane.
..........................
dall'articolo di Piero Ricca e Alessandro Sarcinelli per IlFattoQuotidiano.it
Commenti
RSS feed dei commenti di questo post.