Rai Il consigliere eletto dai dipendenti Riccardo Laganà intervistato dal Fatto: “Serve una seria riforma”. E spiega il suo voto contrario al piano industriale: “Foa ostacola l’ad Salini. Lega ha sempre più spazio”. “Quando in Rai circola il nome di una persona candidata a occupare una posizione, la prima cosa che ti dicono è a quale area politica appartiene. Poi, se avanza tempo, si dice anche se è competente o no…”.

Riccardo Laganà è il consigliere di amministrazione della tv pubblica eletto dai dipendenti, l’unico su cui il personale dell’azienda si è espresso con un voto (1.916 consensi). Nelle scorse settimane Laganà ha votato contro il piano industriale presentato dall’ad Fabrizio Salini, approvato dal Cda. Il consigliere eletto dai dipendenti: “Siamo ancora a ‘il tg a me e la direzione a te’. Il piano dell’ad è timoroso”.

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Laganà, sta dicendo che, nonostante le belle parole sulla Rai del cambiamento, l’ingerenza della politica è sempre la stessa?
Per quello che vedo io, sì. Ci si muove, come in passato, solo con logiche spartitorie tra le forze politiche. Quella direzione di rete a Caio, quel Tg a Sempronio. In Viale Mazzini mancano i criteri di trasparenza sulle procedure di nomina, dove c’è troppa discrezionalità. Tutto sembra sempre dipendere dalla politica. A breve ci saranno nomine importanti: utilizzare il job posting sarebbe positivo.

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dall'articolo intervista di  Gianluca Roselli  per IlFattoQuotidiano.it 

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