Nelle intercettazioni anche un tentativo di corruzione (respinto) del presidente della Lombardia Attilio Fontana. Le carte dell’inchiesta della corruzione che ha portato agli arresti 43 persone. Coinvolta anche Fratelli d’Italia.

 «Sentivi le vibrazioni quando facevi quell’ipotesi... ho vista la zanna che... tac! è venuta fuori come un vampiro, cacchiarola... mamma mia sono tremendi...» Dei vampiri. Così gli indagati descrivono gli uomini che trafficano come se non ci fosse un domani per ottenere appalti e favori politici in un vortice corruttivo che ricorda, incredibilmente, i sistemi corruttivi di “tangentopoli”. Gli indagati, nell’intercettazione, parlano in particolare di Gioacchino Caianiello, plenipotenziario di Forza Italia a Varese, considerato il boss, non solo politico, del gruppo di affaristi e corruttori che si muoveva in questa nuova zona grigia sotto il bel cielo di Lombardia. Caianiello, scrivono i magistrati, «esercita di fatto funzioni pubbliche nell’ambito di tutte le più importanti società partecipate del varesotto, grazie alla consapevole tolleranza degli amministratori apicali formali che lui stesso ha contribuito a far nominare...». Intercettati, filmati e pedinati, i protagonisti di questa nuova inchiesta che fa tremare anche i vertici del Pirellone, si muovono in particolare sotto le bandiere di Forza Italia, partito legato alla maggioranza in Regione, tanto da avere alcune importanti assessorati. 

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dall'articolo di  PAOLO COLONNELLO e GRAZIA LONGO per LaStampa.it 

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