Intelligenza artificiale stilista con HuaweiLe modelle sfilano lungo la passerella sotto un torrente di luci, scariche di bassi e musica techno, riflettori piantati in verticale. Il pubblico d’influencer e celebrità segue attento il loro sincopato avvicendarsi, fotografa, popola Instagram di storie e video in diretta. Siamo a Milano e sembra il normale repertorio di un evento d’alta moda, ma c’è una differenza sostanziale: la mente creativa dei 20 outfit che si alternano non è soltanto umana.

Non è solo quella di Anna Yang, fondatrice e volto dell’estroso brand Annakiki, presenza fissa della Fashion Week meneghina. Ad affiancarla, supportarla e ispirarla ha provveduto un’intelligenza artificiale. Quella presente negli smartphone P30 e P30 Pro di Huawei. Che dopo aver fatto dirigere un’orchestra a un’AI e, con il suo aiuto, trasformato il canto delle balene in musica, ancora una volta dimostra la potenza e la versatilità di questo strumento. Dando vita alla prima collezione al mondo frutto della collaborazione tra un telefono e un fashion designer. Il nome del progetto è «Fashion Flair». Con le ultime due vocali colorate di rosso, proprio a sottolineare il ruolo chiave dell’intelligenza artificiale: «Fornendo i parametri base per la realizzazione di un abito, come colore, lunghezza, volume e texture, l’intelligenza artificiale è ora in grado di fornire uno spinto creativo ai designer da cui partire per poi realizzare le loro creazioni. La tecnologia e gli smartphone sono parte delle nostre vite, perché quindi non farli diventare un’ulteriore fonte di ispirazione?» ha commentato Isabella Lazzini, marketing & retail director di Huawei CBG Italia.

.....................

dall'articolo di Marco Morello per Panorama.it 

 -

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna