Piergiorgio BellocchioOra nei sondaggi vola la Lega di Matteo Salvini. Ce lo meritiamo. D’altra parte punta sul problema dei migranti, che è ciò che preoccupa di più gli italiani. La sinistra avrebbe potuto giocare meglio le sue carte. Non puoi far annegare le persone, chiaro, ma c’è stato un certo lassismo. Un po’ democristiano, un po’ socialistoide. Il buonismo di cui Veltroni è il classico esempio. La sinistra non ha capito gli umori del Paese, l’impoverimento, la disoccupazione e la questione dei migranti che ha cercato di risolvere “alla carlona”. Al governo, poi, non ha riformato la burocrazia e il fisco. Tutte cose che pesano sulla gente. Salvini ha capito l’essenziale. È concreto. E i voti vanno dove sentono una certa protezione, c’è poco da fare.

Il Movimento 5 Stelle, invece, sembrava una nuova speranza per la sinistra. Fingono di essere di sinistra, però mi sembra che abbiano i vizi di tutti gli altri. L’Italia è andata abbastanza in malora. È finita una certa stagione, non tanto del comunismo quanto della socialdemocrazia, lo si vede bene in tutta Europa. La sinistra può anche vincere, ma il problema è solo vincere? Che fare?

Nel Pd con Matteo Renzi si è anche vinto. Renzi è stato un modello molto scadente. Lui è insopportabile, come le persone che ha fatto emergere e gli slogan. Ci sono stati amici che mi dicevano di passare sopra a queste cose e poi si sono chiesti perché è arrivato a tanto. Perché è un cretino! Poteva gestire meglio quel bacino di voti senza giocarsi tutto su un referendum con la pretesa di avere il 50 per cento. Che sia di sinistra, poi... La razza è un po’ quella berlusconiana. Purtroppo Berlusconi ha fatto dei notevoli danni, non solo con i governi quanto sulla mentalità attraverso i media che hanno divulgato solo il valore dei soldi e del successo. Si è arrivati ad avere una morale molto bassa. Rubare è diventato lecito. Gli italiani hanno sempre rubato, sia chiaro, però non con questa disinvoltura. Non c’è più la vergogna. Si fa quel che conviene, passando sopra a qualsiasi principio.

Un consiglio che darebbe a Nicola Zingaretti? Già gli basterebbe non peggiorare la situazione e raddrizzare un po’ la barra del Pd. Gli errori passati sono irreparabili, hanno fatto venire meno le istanze della sinistra. Non lo invidio. Il Pci il suo consenso lo aveva costruito attraverso le amministrazioni locali, dove erano un po’ meno ladri anche perché la magistratura aveva più il fucile puntato sui comunisti che sulla destra e i democristiani. Gli consiglierei di leggere “Una Città”, oggi la miglior rivista italiana.

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dall'articolo/intervista  di  per linkiesta.it 

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