di maio conte salvini tria verticeL'incontro a Palazzo Chigi tra il premier Conte, i due vice e il ministro dell'Economia è durato due ore e mezza: non è stato risolutivo ma il primo passo di un percorso definito dalla Lega "positivo". Sul tavolo la trattativa con la Commissione per evitare la procedura e la prossima manovra. Il titolare del Mef: "Bisogna abbattere debito, ma nessuna manovra aggiuntiva". Moscovici: "Serve percorso credibile".

 Non è stato un vertice risolutivo ma dalla Lega viene definito “utile e positivo”. È durato circa due ore e mezza il tavolo sui temi economici convocato a Palazzo Chigi, dove il premier Giuseppe Conte è riuscito a riunire i due vice e il ministro dell’Economia Giovanni Tria. L’obiettivo: istruire il dossier conti pubblici, al fine di evitare la procedura di infrazione per debito dell’Unione europea e preparare la prossima manovra. Secondo quanto riferisce l’Adnkronos, proprio in questo senso Tria ha chiesto coperture certe sulla flat tax, la misura che la Lega vuole assolutamente inserire ma che cozza con l’esigenza espressa dallo stesso titolare del Mef pochi minuti dopo la fine del vertice: “Abbiamo un debito enorme e dobbiamo cercare di abbatterlo” ma non ci sarà “una manovra aggiuntiva”. Per il 2020 bisogna vedere “come evitare l’incremento dell’Iva e lavorare sul taglio di altre imposte”, ha spiegato al convegno del Messaggero ‘Obbligati a crescere – Strategie per l’Italia’.

“Non perdiamo tempo”, dice invece il commissario agli affari economici Pierre Moscovici rispondendo a una domanda sull’Italia. “La palla è ora nel campo italiano, dobbiamo vedere un percorso credibile” di riduzione del debito “per il 2019 e il 2020”, e “restiamo pronti a prendere in considerazione ogni elemento che l’Italia potrà presentare“, ha aggiunto. “Il debito elevato è una vulnerabilità principale ed è nell’interesse dell’Italia affrontarlo, perciò la Commissione insiste che deve ridurlo e siamo molto seri“, ha detto il commissario. “Siamo impegnati ad applicare in modo intelligente le regole di bilancio, perché è il modo in cui ci siamo mossi nel nostro mandato, ma nessuno deve avere dubbi che applicheremo quelle regole se i criteri non saranno rispettati”, ha concluso Moscovici.

Il vertice è la prima tappa di un percorso che però già segna un’inversione di tendenza: le tensioni non sono ancora sopite, ma le dichiarazioni post-riunione mostrano anche quel profilo bassochiesto da Conte proprio in vista della negoziazione con l’Ue.

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dall'articolo di    per IlFattoQuotidiano.it 

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