Il presidente del Senato dice no all’emendamento Turano (Pd): “Estraneo per materia dal provvedimento e non c’entra nulla con la tutela del risparmio”. Lotti ha subito la chanche per riprovarci: il Milleproroghe.  “Estraneo per materia dal provvedimento e non c’entra nulla con la tutela del risparmio“. In una parola: inammissibile. Così il presidente del Senato Piero Grasso ha affossato l’emendamento del senatore Pd d’America Renato Guerino Turano (con lo zampino del ministro Lotti) al decreto Salva risparmio. Tradotto: i 97 milioni di garanzia statale alla Ryder Cup 2022 vanno a farsi benedire per la terza volta. Questa, però, davvero a un passo dal traguardo. E sì, perché il governo poi ha deciso di mettere la fiducia sul provvedimento che tutela i risparmiatori, nonostante le parole del presidente della Commissione Finanze di Palazzo Madama: “Abbiamo fatto un buon lavoro, proveremo a non mettere la fiducia” aveva detto ieri Marino (Pd). L’ex procuratore nazionale antimafia evidentemente ha fiutato il cambio di programma (sempre che fosse vera l’intenzione del governo di non forzare) e ha risolto da sé la questione: niente garanzia statale al golf perché l’emendamento non c’entra nulla con banche e risparmiatori. Lo diceva la logica, lo imponeva anche una decisione della Consulta a cui ieri si è appellata la senatrice della minoranza dem Lucrezia Ricchiuti (che insieme ai colleghi di partito Guerra e Fornaro non ha partecipato al voto in commissione per protesta): la sentenza numero 22 del 2012 obbligava e obbliga il legislatore a prevedere la necessaria omogeneità tra decreto legge e legge di conversione. Il presidente del Senato ha raccolto l’assist e ha dato buca: al governo, al ministro dello Sport Luca Lotti, alla Ryder Cup e alla Federgolf di Franco Chimenti.

dall'articolo di Giordano Cardone e Vendemiale per ilfattoquotidiano.it

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