DAlema piccoloD'Alema: "Siamo seduti su una polveriera, se si vota ora lo spread va a 400. Con le coalizioni torna la destra". L'ex premier frena sull'uscita dai dem: "Senza urne la battaglia si sposta sul congresso: serve un nuovo leader. Io rancoroso? No, addolorato". Una settimana fa, battezzando il neonato movimento ConSenso, Massimo D'Alema aveva evocato la scissione dal Pd in caso di elezioni anticipate. Adesso, seduto nello studio della sua Fondazione Italianieuropei nel cuore di Roma, e con il voto anticipato che appare una prospettiva sempre meno probabile, vede uno scenario diverso: "Se prevalgono buon senso e responsabilità - dice - riprenderà il percorso ordinario che porta al congresso del Pd. Ma l'obiettivo resta la discontinuità con la stagione renziana. Serve un cambio di contenuti e di guida".

Presidente D'Alema, ma perché considera il voto anticipato una iattura?
"La situazione del Paese è gravissima. I dati sullo spread dimostrano che ogni incertezza internazionale ha un effetto immediato sull'Italia. In Europa siamo ultimi per crescita, quartultimi tra i 30 Paesi più industrializzati. Sono cresciute gravemente povertà e diseguglianze. Drammatica è la frattura tra Nord e Sud. Il meccanismo di crescita dell'occupazione, sostenuto dagli incentivi, si è inceppato. La priorità del governo oggi dovrebbe essere dare risposte alla crisi".

dall'articolo di per repubblica.it 

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna