Nuove intercettazioni Lotti PalamaraL’Espresso rivela la trasmissione da Perugia al capoluogo lombardo di un’intercettazione coperta da segreto in cui l’ex ministro sostiene di aver ricevuto dall’ad Eni documenti sul fratello del magistrato. Lo stesso magistrato che ne aveva chiesto il rinvio a giudizio. L'ex sottosegretario replica: "Mai nessuna carte dall'ad di Eni". Anche l'azienda energica smentisce. Anche la procura di Milano indaga sullo scandalo che ha travolto il Consiglio della magistratura.

 La procura di Perugia ha trasmesso ai colleghi lombardi alcune intercettazioni dell’inchiesta in cui è coinvolto Luca Palamara: si tratta di dialoghi, ancora coperti da segreto, tra Luca Lotti e lo stesso ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati. In quelle conversazioni – ancora top secret – l’ex ministro afferma di aver avuto dall’amministratore delegato dell’Eni Claudio Descalzialcune carte sul fratello del procuratore aggiunto di Roma, Paolo Ielo. Si tratta dello stesso magistrato che ha chiesto il rinvio a giudizio del braccio destro di Matteo Renzi per favoreggiamento, nell’ambito dell’inchiesta sulla Consip.

Lo scoop dell’Espresso – A dare la notizia della nuova costola dell’inchiesta è il sito del settimanale l’Espresso. Conversando con Palamara, Lotti parla di un dossier per screditare Ielo. Quel dossier è basato su alcune consulenze che il fratello del pm anticorruzione, Domenico, ha avuto dall’Eni. In quella conversazione, omissata nella prima informativa della polizia giudizia, Lotti confida a Palamara di essere in possesso di alcune carte sul fratello di Ielo. A dargli quelle carte sarebbe lo stesso Descalzi, che dell’Eni è amministratore delegato. Quella conversazione è ancora in fase di riscontro. 

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dall'articolo di   per ilfattoquotidiano.it