terroristi italiani ancora latitantiNon tutti hanno esultato per l'arresto di Cesare Battisti. In difesa dell'ex terrorista dei Pac si schiera una parte consistente dell'estrema sinistra, ma anche tra scrittori e intellettuali c'è chi esprime dubbi sull'utilità della detenzione in carcere“  Non tutti (com’è lecito che sia) hanno esultato per l’arresto di Cesare Battisti, l’ex terrorista dei Pac riportato in Italia dopo 37 anni di latitanza. C’è anche chi, per i motivi più svariati, vorrebbe che Battisti restasse libero. Anche adesso che la giustizia può - e deve, aggiungiamo noi - fare il suo corso. Si schiera in difesa di Battisti una parte consistente dell’estrema sinistra.

 Secondo Marco Ferrando, portavoce nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori, "per fatti di 30 anni fa, la soluzione logica dovrebbe essere l'amnistia”. Anche Francesco Caruso, ex deputato di Rifondazione Comunista, non vorrebbe vedere Battisti in carcere: "A distanza di 40 anni da episodi del tutto deprecabili, questo accanimento, questo scalpo da portare in dote di questo ormai quasi settantenne mi sembra una sete di vendetta che non ha nessuna altra funzione se non ripagare l'odio e il rancore di questi signori al governo".

E gli omicidi? Il terrorista dei Pac "ha le sue colpe” dice Caruso, "ma il Battisti che aveva vent'anni e il settantenne di oggi sono due persone diverse. Il carcere ha una funzione riabilitativa. Non si capisce cosa debba fare questo signore in carcere se il principio del carcere resta quello sancito dall'articolo 27 della Costituzione italiana, che si chiama 'rieducazione', non 'vendetta'. Questo esisteva nelle società pre-cristiane...".

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dall'articolo di today.it