sindaco di Milano Sala condannato a 6 mesi di reclusioneIl primo cittadino era accusato di falso per la retrodatazione di due verbali. Pena convertita in multa da 45mila euro. Il pm aveva chiesto 13 mesi. “Resterò a Palazzo Marino per due anni, non me la sento di guardare oltre”. Riconosciute, oltre che le attenuanti generiche, anche quella diaver agito "per motivi di particolare valore sociale". M5s: "Zingaretti lo caccia o no?". Il leader dem: "Fiducia e sostegno. È un grande sindaco". Salvini: "Non festeggio condanne. Orgoglioso della gestione di Expo".  Beppe Sala è stato condannato a sei mesi di reclusione, convertiti in pena pecunaria di 45mila euro, per l’assegnazione del maxi-appalto per la Piastra dei servizi dell’Esposizione universale del 2015.

 Il sindaco di Milano, nonché ex commissario e amministratore delegato di Expo, era imputato per falso materiale e ideologico per la retrodatazione di due verbali con cui, nel maggio del 2012, sono stati sostituiti due componenti della commissione di gara per l’assegnazione dell’appalto. Il pm aveva chiesto 13 mesi. “Questa sentenza non produrrà effetti sulla mia capacita di essere sindaco di Milano”, è stato il primo commento di Sala. “Assicuro i milanesi che resterò a fare il sindaco per i due anni che restano del mio mandato. Di guardare avanti ora non me la sento – ha aggiunto – Una sentenza del genere, dopo sette anni, per un vizio di forma, allontanerà tanta gente per bene dall’occuparsi dalla cosa pubblica. I sentimenti che ho sono negativi, qui è stato processato il lavoro e io ne ho fatto tanto”.

Attenuanti per “motivi di valore sociale” – La sentenza non ha risvolti concreti sull’amministrazione di Sala, in quanto la legge Severino non viene applicata per condanne inferiori ai 2 anni. Il tribunale di Milano ha riconosciuto all’ex commissario unico di Expo, oltre che le attenuanti generiche, anche l’attenuante dell’aver agito, nel commettere il reato di falso materiale ed ideologico, “per motivi di particolare valore sociale“. Il reato andrà in prescrizione a novembre e la difesa ha annunciato che farà ricorso. Inizialmente l’indagine si era conclusa con la richiesta di archiviazione, respinta dal gip a fine 2016 e, in seguito, la procura generale aveva avocato il fascicolo con il via alla seconda indagine e all’iscrizione di Sala tra gli indagati nel 2017. Nel marzo 2018 il gup lo prosciolse dall’accusa di abuso d’ufficio lasciando la sola accusa di falso.

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dall'articolo di     per ilfattoquotidiano.it