Trenta contro SalviniScontro tra il ministro della Difesa e Salvini: «Lo avvisai su Ong ma non mi ha ascoltato. Manderò navi militari». La replica del Viminale: «Rispondono i numeri».Mentre è in atto lo scontro a livello governativo tra il ministro della Difesa Elisabetta Trenta e quello dell'Interno Matteo Salvini, è scattato il sequestro della Alex, il veliero di Mediterranea. Secondo i responsabili dell'Ong, la guardia di finanza ha contestato una seconda violazione del decreto sicurezza bis, lo sconfinamento in acque territoriali italiane che sarebbe avvenuto venerdì mattina. Mediterranea definisce questa seconda contestazione «un pretesto illegittimo», ma un pretesto che avrà conseguenze salate: una multa da 65.000 euro e il sequestro amministrativo del veliero. L'Ong promette ricorsi.

 

Lo scontro tra Trenta e Salvini. 

«Quanto che sta accadendo in questi giorni si sarebbe potuto evitare. Lo avevo detto a Matteo Salvini: senza la missione Sophia torneranno le Ong. Non ha voluto ascoltare e adesso si lamenta». Così la ministra della Difesa Elisabetta Trenta in un colloquio col Corriere della Sera. Sul caso del veliero Alex di Mediterranea «è sorprendente che ora torni ad attaccare i militari dopo che siamo stati noi a chiedere al Viminale se volevano supporto per il trasbordo dei migranti a Malta, visto che nessuno veniva a prenderseli». La Difesa sta pianificando «misure di sorveglianza speciale contro i trafficanti nei pressi delle coste italiane», l'ultima riunione c'è stata sabato sera. «Indipendentemente dal caso migranti e delle Ong - chiarisce Trenta - l'emergenza da affrontare è quanto sta accadendo in Libia perché la situazione è peggiorata sensibilmente e ho dato mandato allo Stato Maggiore di pianificare vari scenari. Se la crisi dovesse degenerare, l'Italia non può farsi trovare impreparata». L'obiettivo è «prevenire ogni sviluppo per tenere in sicurezza il nostro Paese». «La Marina - sottolinea la ministra in quota M5S - continua ad assicurare i tradizionali compiti istituzionali di difesa dei confini marittimi, di salvaguardia degli interessi nazionali e di sicurezza della nostra comunità. Abbiamo "Mare Sicuro", che arriva fino alle acque davanti le coste libiche. Abbiamo quattro navi già schierate, compresa Nave Caprera in porto a Tripoli per l'assistenza tecnica alla Guardia costiera libica. Ma l'operazione prevede fino a un massimo di sei unità, cinque mezzi aerei e un contingente di 754 persone.

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articolo di lastampa.it