Matteo Renzi ansa 2Dopo la vicenda di Quarto e della sindaca Rosa Capuozzo espulsa dal movimento, il premier attacca a Repubblica.tv: "Monopolio morale del M5s venuto meno anche per gli elettori". La risposta: "Al Pd monopolio immorale del record di indagati". "Il Pd negli ultimi anni conta indagati, rinviati a giudizio e spesso condannati a centinaia e senza contare gli uomini piazzati nelle partecipate e nelle aziende parastatali: numeri degni di un'organizzazione criminale. Un primato nazionale. Come il Pd nessuno mai". Così un post sul blog di Beppe Grillo, dove si aggiunge: "Il Pd ha il monopolio immorale, il record degli indagati, ma i giornali ben ricompensati preferiscono ometterlo. Quando indagano un sindaco non specificano mai di che partito è, perché nove volte su dieci è del Pd".

Evidentemente, la risposta alle parole del premier, ospite di Repubblica.tv, sulla vicenda di Quarto: "L'idea che il M5s abbia il monopolio della morale per noi non è mai esistita e adesso penso che sia venuta meno anche per gli elettori. Noi abbiamo fatto pulizia all'interno del Pd".

Un post che è anche l'ultima reazione agli incalzanti attacchi che il Partito democratico ha portato in questi giorni al Movimento 5 stelle sulla vicenda della sindaca Rosa Capuozzo. Candidata ed eletta prima cittadina del comune del napoletano con il M5s, che l'ha poi difesa dall'accusa di aver vinto alle urne per un voto di scambio di matrice camorristica, salvo poi espellerla  per non aver denunciato una tentata estorsione da parte del consigliere ex grillino De Robbio dopo una prima richiesta di dimissioni caduta nel vuoto. Fuori dal M5s, Rosa Capuozzo, non indagata e sin qui sentita dai magistrati solo in qualità di testimone, ha scelto di proseguire nel suo mandato.

Vicenda che ha portato anche il M5s al centro di quella questione "morale" che sin qui aveva visto i pentastellati nel ruolo dei grandi accusatori della politica italiana. Soprattutto, esponendo il movimento alle quotidiane stoccate del Pd che oggi accusa, più o meno velatamente, il M5s nazionale e in particolare i suoi dirigenti campani Luigi Di Maio e Roberto Fico di essere stati a conoscenza dei "ricatti della camorra" a Quarto e di non essere intervenuti.

Proprio all'idea di "pulizia" nel Pd rivendicata da Renzi si è quindi attaccato il M5s, concentrando sul blog di Grillo tutto il fuoco sul Partito democratico e le più attuali vicissitudini giudiziarie dei suoi amministratori.  Di cui si ricordano nomi, cognomi e cariche, con l'avvertenza che il database "sarà in continuo aggiornamento". "Nell'anno appena trascorso - si spiega - sono 83 e nonostante il 2016 sia iniziato da pochi giorni il numero è aumentato: l'ultimo datato ieri è il sindaco piddino di Como".

Questa una "prima lunga lista" degli indagati del Pd, riportata nel blog di Beppe Grillo:

"San Giorgio a Cremano (Napoli): indagati l'attuale sindaco Giorgio Zinno e il suo predecessore Mimmo Giorgiano (sempre del Pd) per associazione per delinquere finalizzata alla concussione e alla turbativa d'asta.
Predappio (Forlì): il sindaco Giorgio Frassineti indagato per peculato.
Vado Ligure (Savona): indagato per abuso d'ufficio l'attuale sindaco Monica Giuliano e l'ex sindaco Attilio Caviglia per disastro colposo aggravato, entrambi nell'ambito dell'inchiesta sulla centrale a carbone della Tirreno Power.
Quiliano (Savona): indagato il sindaco Alberto Ferrando sempre nell'ambito dell'inchiesta Tirreno Power.
Vercelli: a novembre il sindaco Maura Forte viene rinviata a giudizio nell'ambito dell'inchiesta sulle firme false per le elezioni provinciali del 2011 con l'accusa di falso ideologico in atto pubblico.
Rimini: il sindaco Andrea Gnassi è indagato per il fallimento della società dell'aeroporto Fellini.
Castenaso (Bologna) indagato il sindaco Stefano Sermenghi, accusato di minacce contro il sindaco Pd anti-cemento di San Lazzaro di Savena. Nella giunta di Castenaso c'è la sorella del presidente del Consiglio, Benedetta Renzi. E' tuttora in carica. Tutto è scaturito da un esposto del sindaco Conti di San Lazzaro.
Crevalcore (Bologna): il sindaco e senatore Pd Claudio Broglia e il vicesindaco, Maria Pia Roveri, sono indagati dalla Procura di Bologna nell'ambito di un'inchiesta (si ipotizza la truffa) sui contributi di autonoma sistemazione concessi dopo il terremoto del 2012.
Ercolano (Napoli): Vincenzo Strazzullo indagato nell'aprile 2015 nelle indagini per gli appalti per le opere pubbliche. Indagati anche il vicesindaco Antonello Cozzolino, l'assessore all'Urbanistica, Salvatore Solaro e il consigliere comunale Pasquale Romano.
San Felice Sul Panaro (Modena): il sindaco Alberto Silvestri indagato perché firmò per l'agibilità di un'azienda poi crollata.
Pescara: Marco Alessandrini, indagato dalla Procura nell'ambito dell'inchiesta riguardante i divieti di balneazione a fine luglio a seguito dello sversamento di liquami in mare.
Barletta: Pasquale Ventura, capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale , è indagato per corruzione per la gestione di un centro sportivo comunale in via Rossini, alla periferia della città.
Como: 11 gennaio 2016 - Indagato il sindaco Mario Lucini per gli appalti delle paratie del Lago.
Siena: indagato il sindaco Pd Valentini per falso in atto pubblico, abuso d'ufficio e truffa aggravata. Il Pd non chiede le sue dimissioni.
Marsala: Rinviato a giudizio per voto di scambio Vito Cimiotta, consigliere comunale Pd. Difeso dal suo partito.
Caltanisetta: indagato per truffa il consigliere comunale Angelo Scalia".

articolo di repubblica.it 12 gennaio 2016