Il leader di Fratelli d'Italia contro la decisione del gip di Agrigento di liberare la comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete. Giorgia Meloni continua a spingere uno dei suoi cavalli di battaglia: un blocco navale, immediato. Ma oltre all'azione militare per impedire l'accesso e l'uscita delle imbarcazioni trasportanti migranti da certi porti, il leader di Fratelli d'Italia torna alla carica, con rinnovata forza contro le Ong e, in particolare, contro la Sea Watch 3. Come? Chiedendo che la nave dell'organizzazione governativa venga, almeno, affondata o demolita. 

La politica di Fdi è una furia per la scarcerazione della cosiddetta "capitana" Carola Rackete decisa dal gip di Agrigento, che, di fatto, l'ha scagionata e rimessa in libertà in quanto l'attivista "ha agito per salvare vite umane". Ecco, dunque il durissimo commento della Meloni, che se la prende contro i giudici italiani: "La magistratura libera la comandante della Sea Watch. Manco un minuto di galera per chi ha violato i nostri confini, violato la legge, speronato una nave della guardia di finanza. Per la sinistra immigrazionista la legge non conta. Possono fare i loro porci comodi e farla franca...".

Infine, chiosa così: "Abbiamo fatto bocciare dal Parlamento il Global Compact ma i magistrati ce lo impongono con le loro sentenze. Una ragione in più per chiedere subito il blocco navale per impedire ai barconi di partire e di avvicinarsi alle nostre coste. Per non dover avere ancora a che fare con la magistratura italiana. E ora almeno affondiamo (o demoliamo) la Sea Watch".