dolce vita di PietrostefaniL'arresto di Cesare Battisti ha riportato d'attualità il tema delle decine di ex terroristi latitanti all'estero, dove conducono vite assolutamente tranquille, senza aver mai pagato il loro debito con la giustizia italiana. Su tutti Giorgio Pietrostefani, condannato a 14 anni e due mesi di carcere per l'omicidio del Commissario Calabresi e fondatore con Adriano Sofri di Lotta Continua. Panorama ha scoperto che Pietrostefani vive a Parigi dove riceve una pensione dall'Inps di oltre 1500 euro. Oltre a lui Panorama ha scoperto chi sono e cosa fanno i 30 ex terroristi che hanno una pena da scontare ma vivono serenamente all'estero. Ecco un estratto dell'inchiesta che potete leggere sul numero in edicola dal 30 gennaio. Cinecittà hanno già pronta la «parte seconda» della cattura di Cesare Battisti, l’ergastolano consegnato dal governo boliviano alle patrie galere con la regia del neo-presidente del Brasile Jair Bolsonaro. Ovviamente non stiamo parlando degli studios capitolini, ma degli uffici della Direzione centrale della Polizia di prevenzione, l’antiterrorismo italiano, che si trova proprio di fronte alla nostra piccola Hollywood.

 

Ai piani alti di quella che si chiamava Ucigos il direttore Lamberto Giannini e il suo braccio destro Eugenio Spina, capo dell’antiterrorismo interno, coordinati dal capo della Polizia Franco Gabrielli, stanno studiando nei dettagli l’elenco degli ultimi 30 «most wanted» degli anni di piombo, tra i quali 12 ergastolani, quelli che non sono stati graziati dalla prescrizione, una panacea che ha salvato anche nomi eccellenti della lotta armata come le due ex primule rosse Simonetta Giorgieri e Carla Vendetti. Per qualche anno i nostri investigatori hanno pensato che ci fossero loro dietro alle nuove Brigate rosse, quelle che hanno ucciso i professori Massimo D’Antona e Marco Biagi, ma quella pista è tramontata e nessuno cerca più le due signore...

(continua)

da panorama