Un carabiniere di 35 anni, Mario Rega Cerciello, vicebrigadiere, è stato ucciso a Roma mentre tentava di fermare due ladri che avevano derubato un uomo del borsello. Un altro è rimasto ferito. L'episodio è avvenuto in pieno centro a Prati. Sono ricercati ed è in corso una gigantesca caccia all'uomo. Sono almeno quattro le persone che si trovano nella caserma dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma per essere ascoltati nell'ambito delle indagini sulla morte del vice brigadiere dei carabinieri, due sono cittadini americani. Non si esclude che nelle prossime ore possano essere ascoltate anche altre persone. Tra le persone ascoltate in queste ore dai carabinieri in caserma anche due uomini, americani, che alloggiavano in un albergo di lusso poco distante dal luogo in cui il vice brigadiere Mario Rega Cerciello è stato aggredito, avevano una stanza all'hotel LeMeridien Visconti di via Cesi. I due sono stati raggiunti dai carabinieri in tarda mattinata. Ed è stato portato via anche uno zainetto nero. Il sospetto è che facciano parte della gang che ha messo in atto il crimine del "cavallo di ritorno", ovvero chiedere soldi in cambio della restituzione della merce rubata.

 

La vittima del furto, un'italiano, era stato borseggiato martedì sera dietro piazza Cavour. Subito dopo il colpo l'uomo ha chiamato il proprio telefonino per cercare di recuperare almeno la borsa con i documenti e le chiavi di casa. A rispondere, però, sono stati proprio i due balordi che hanno tentato di estorcere alla vittima un po' di soldi. A quanto ricostruito, i due uomini ora ricercati avevano richiesto cento euro in cambio della restituzione del borsello rubato. Quello che in gergo si chiama «cavallo di ritorno». All'appuntamento fissato giovedì notte dai due poco lontano dal luogo del borseggio, in via Pietro Cossa, la vittima è andata accompagnata dai carabinieri che avevano preparato la trappola.​

Una volta iniziato lo scambio, i militari sono intervenuti per tentare di bloccare i due nordafricani, probabilmente magrebini. Ne è nata una feroce collutazione. Uno dei malviventi, per tentare la fuga, ha estratto un coltello colpendo più volte uno dei militari. Il vicebrigadiere si è accasciato a terra, mentre gli altri colleghi, uno dei quali è rimasto ferito, tentavano inutilmente di fermare i banditi.

Immediato l'intervento di altre pattuglie e dell'ambulanza. Il vicebrigadiere, trasportato d'urgenza al Santi Spirito, è morto poco dopo il ricovero. Almeno sette i fendenti che lo avrebbero colpito, uno dei quali vicino al cuore. Nel corso delle ricerche gli investigatori hanno estratto da una grata un oggetto appuntito, simile a un punteruolo. Resta da capire se sia riconducibile all'omicidio. Come del resto il comune coltello da cucina che è stato estratto dal fondo di un'altra grata sul lato opposto del palazzo, all'altezza del civico 54 di via Belli. 

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha subito twittato la notizia: «Caccia all’uomo a Roma, per fermare il bastardo che stanotte ha ucciso un Carabiniere a coltellate. Sono sicuro che lo prenderanno, e che pagherà fino in fondo la sua violenza: lavori forzati in carcere finché campa».

articolo di Elena Panarella per ilmessaggero.it